Strutturale - MODULO INPUT 3D

  • condizioni di carico
  • copie: lineari - rotazionali - rototraslazionali
  • gestione piani di lavoro

MODULO INPUT 3D

La modalità di input spaziale si rivolge alla creazione di strutture particolarmente complesse e permette la manipolazione del modello di calcolo creato automaticamente dall’input per impalcati. In tutte le fasi del programma è possibile operare su piani generici comunque orientati nello spazio (piani di lavoro); la gestione di tali piani permette l’inserimento di nodi in coordinate locali con notevole semplificazione dell’input di strutture complesse.

In tutte le fasi è attiva una funzione di clipping che permette la visualizzazione di una porzione della struttura. Anche l’input Spaziale, come gli Impalcati, è dotato di tecnologia “WinCAD Inside” che permette di eseguire contemporaneamente input strutturali ed input di entità grafiche di appoggio. Con la gestione multifinestre si ha poi la possibilità di visualizzare contemporaneamente differenti punti di vista e diverse porzioni della struttura.

Tale modulo consente l’inserimento e la modifica di aste comunque disposte nello spazio. Per facilitare l’inserimento in serie di aste con uguali attributi (rotazione, disassamenti, tipo di sezione, etc..) è possibile definire un “elemento corrente” e creare le successive aste specificando soltanto il nodo iniziale e finale. È anche possibile disegnare, tramite WinCAD, i segmenti rappresentanti le singole aste, per poi operare una “solidificazione” di questi segmenti trasformandoli in aste.

La fase nodi 3d consente l'inserimento e la modifica di nodi nello spazio. Se è attivato un piano di lavoro, l’inserimento avviene tramite coordinate nel riferimento locale del PdL, altrimenti le coordinate vengono riferite al sistema di riferimento globale (per il calcolo e la verifica necessita il modulo 10)

La fase aste 3d permette l’inserimento e la modifica di aste comunque disposte nello spazio. Per facilitare l’inserimento in serie di aste con uguali attributi (rotazione, disassamenti, tipo di sezione, etc..) è possibile definire un “elemento corrente” e creare le successive aste specificando soltanto il nodo iniziale e finale. È anche possibile disegnare, tramite WinCAD, i segmenti rappresentanti le singole aste, per poi operare una “solidificazione” di questi segmenti trasformandoli in aste.

La fase elementi shell consente l’inserimento e la modifica di elementi bidimensionali comunque disposti nello spazio; in particolare si evidenzia la possibilità di scegliere il passo della mesh interna di qualsiasi elemento shell su ciascun lato e la possibilità di “esplodere” un elemento shell in più sotto-elementi indipendenti che possono essere a loro volta suddivisi, modificati o cancellati. Anche in questa fase è possibile disegnare, tramite WinCAD, le 3Dface rappresentanti i singoli shell, per poi operare una “solidificazione” di queste 3Dface trasformandole in shell. (per il calcolo e la verifica necessita il modulo 5)

La fase vincoli interni ed esterni è dotata di grande flessibilità. I vincoli possono essere predefiniti (cerniere, incastro, bipendolo, etc..) o costruiti direttamente dall’utente; in particolare i vincoli esterni possono essere anche inclinati e traslati rispetto al nodo strutturale. La rappresentazione grafica dei vincoli può avvalersi anche di icone e simboli; in alternativa si può ottenere la visualizzazione di terne di versori che evidenziano le direzioni o gli assi vettori svincolati dal vincolo stesso. È possibile anche definire cedimenti imposti sia rotazionali che traslazionali.

Nel caso di sottostrutture reticolari piane è possibile utilizzare una funzione per la definizione automatica dei vincoli (ovvero cerniere all’estremità delle aste, con asse vettore ortogonale al piano reticolare).

TORNA SU