CDMa Win - FAQ
Le pareti in muratura vengono calcolate agli elementi finiti, schematizzandole con una matrice 6x6, per cui la rigidezza è data dalla matrice, e non viene usato un modello semplificato. E’ comunque possibile ottenere il valore della rigidezza dell'intero piano del fabbricato esaminato, sulle stampe dei risultati relative ai baricentri.
La rigidezza considerata dal programma è quella definita dall’utente nei criteri di progetto dove è possibile stabilire la percentuale di riduzione da applicare per tenere in conto della fessurazione.
Nel calcolo non lineare la labilità e la non convergenza sono due concetti che si sovrappongono, per cui il fatto che l’analisi si fermi significa che non converge, ovvero che la matrice tangente non e invertibile quindi la struttura plasticizzata è diventata labile, ovvero troppo danneggiata per convergere, oppure anche ”malcondizionata” numericamente. Sono tre modi differenti di vedere la stessa cosa.
Secondo le N.T.C. 2008 un maschio murario può essere considerato resistente alle azioni orizzontali nel piano quando ha un rapporto b/h>=0,3. In caso contrario, il maschio murario può solo portare carichi verticali e non deve essere considerato ai fini della rigidezza nel piano, e questo si ottiene, in fase di definizione del modello di calcolo, vincolando la parete con delle cerniere alle estremità (pendolo).
Ovviamente in questo caso le azioni taglianti saranno nulle e non verrà eseguita nessuna verifica sismica nel piano. Il pendolo si ritiene quindi verificato alle azioni sismiche nel piano.
Si, a partire dalla release 2012 del programma è possibile generare l'azione del vento in automatico. Per fare ciò basterà accedere al menu DATI GENERALI, CARICO DA VENTO ed effettuare l'input specifico di parametri del carico vento.
Le pareti soggette a tale azione saranno quelle del perimetro esterno che vengono individuate in automatico dal programma per cui non hanno bisogno di una particolare definizione.
Evidentemente si tratta di una struttura in muratura, per la quale la normativa definisce lo stato limite di salvaguardia della vita mentre non è definito il collasso vedi § C8.7.1.4 della circolare n.617/2009. Per tale motivo non è possibile ottenere i risultati al collasso delle opere in muratura.
La tensione interna nelle murature non può mai essere di trazione, ma al limite nulla, perché la muratura non può reagire a trazione. Nel caso in questione il valore -99,99 non rappresenta una tensione, ma un marcatore, che serve a indicare che la tensione di lavoro sigma non è stata calcolata, per il fatto che l'eccentricità nella sezione di mezzeria è eccessiva e va fuori dal range previsto dalla tabella che serve a ricavare i valori di Fi. Tale eccentricità può essere dovuta alla forza orizzontale agente su alcuni muri che simula l'azione del vento.
Per avere la corrispondenza fra la numerazione del maschio murario e la numerazione dell'asta 3D generata in automatico dal programma, nelle selezioni di stampa "VERIFICHE MURATURA" si dovrà attivare il flag "Geometria Sez. Setti". Infatti, operando in questo modo, si otterrà un tabulato in cui sarà riportato il numero di asta 3D associato a ciascun muro.
Viene applicato su qualunque tipo di muratura. La differenziazione del materiale base in muratura nuova e esistente va fatta tramite un ulteriore coefficiente, che in caso di muratura esistente è funzione del livello di conoscenza raggiunto, mentre per muratura nuova va posto pari ad 1.
Il Fattore di Confidenza (FC) viene impostato automaticamente dal programma quando si indica il Livello di Conoscenza, nei COEFFICIENTI PARZIALI MATERIALI contenuti fra i DATI GENERALI, analogamente a quanto viene fatto per gli edifici in c.a..
Per inputare fondazioni in muratura bisogna inizialmente inserire delle travi di fondazione in c.a., dopodiché si deve accedere al criterio di progetto associato a dette travi e modificare il materiale da calcestruzzo ad una delle tipologie di muratura che sono state precedentemente definite nell’apposito archivio.
Nell’input per implacati, accedendo alla procedura ATTRIBUTI SETTI presente sulla toolbar superiore, è possibile selezionare la voce FORI SETTI, tramite la quale è possibile definire la dimensione e la posizione delle aperture, ed anche la loro eventuale cerchiatura, completa o parziale, da realizzarsi con aste in c.a. o in acciaio, la cui sezione verrà presa fra quelle già presenti nell’archivio del programma.
No, il programma consente solo la definizione di aperture rettangolari. Tale caratteristica non configura comunque un limite del software, dal punto di vista del calcolo e' preferibile inserire un foro rettangolare che circoscriva la forma del foro che si vuole realizzare.
E’ possibile importare il modello da Revit come se fosse in c.a., dopodiché bisognerà modificare il materiale componente le pareti.
E’ sufficiente indicare la presenza dell’intonaco armato nell’archivio dei MATERIALI E CRITERI SHELL, relativamente alla tipologia di muratura costituente la parete, sia attivando l’apposita voce presente fra i RINFORZI, che impostando come SI l’apposito COEFFICIENTE CORRETTIVO (Intonaco armato).
E’ necessario impostare manualmente l’incremento di spessore della parete dovuto all’intervento.
Il CDMaWin prevede che le pareti in muratura fra di loro siano connesse con vincolo tipo incastro ai livelli definiti come piano sismico o comunque quando la muratura e' modellata a shell. Nel caso invece di muratura modellata ad aste e piano deformabile o interpiano, il vincolo ammette gli spostamenti relativi in orizzontale e le rotazioni. Sempre per il modello ad aste, ai fini delle verifiche statiche si puo' attivare o disattivare nei DATI DI CALCOLO CDM l'opzione che prevede la congruenza agli spostamenti verticali. In ogni caso eventuali carenze in tal senso sarebbe bene andassero analizzate successivamente studiando eventuali meccanismi di collasso locale, tramite l’apposita procedura a cui si può accedere dalla voce RIVERIFICHE del menu principale del programma.
Dopo avere effettuato le verifiche dei meccanismi di collasso locale, tramite la procedura contenuta nella voce RIVERIFICHE del menù principale del programma, nella STAMPA RISULTATI, selezionando la voce VERIFICHE MURATURA, si dovrà attivare l’opzione MECCANISMI COLLASSO, ed il programma produrrà un tabulato contenente tutte le informazioni relative alle verifiche in oggetto.
Selezionando la voce RIVERIFICHE, è possibile attivare l’opzione MECCANISMI COLLASSO MURATURE, per la definizione e la verifica dei cinematismi che il tecnico ritiene possano generarsi sulla struttura in esame.
La presenza delle bucature in genere altera sensibilmente il comportamento delle strutture, la valutazione se possano essere omesse o meno esula dalla nostra competenza, ma è chiaro che se si tratta di bucature di dimensioni non trascurabili vanno sicuramente inserite nel modello.
Per simulare la presenza di edifici a contatto con quello che si deve verificare, la cosa migliore da fare sarebbe modellare anche tali fabbricati, quanto meno la porzione subito a contatto con quello da studiare. E’ invece impraticabile e anche errata da un punto di vista concettuale la sostituzione di porzioni di edificio con dei vincoli elastici equivalenti.